Tematica Animali estinti

Panthera tigris Linnaeus, 1758

Panthera tigris Linnaeus, 1758

foto 36
Foto: MyName
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Bateson, 1885

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Mammalia Linnaeus, 1758

Ordine: Carnivora Bowdich, 1821

Famiglia: Felidae G. Fischer, 1817

Genere: Panthera Oken, 1816


itItaliano: Tigre del Caspio

enEnglish: Caspian tiger

frFrançais: Tigre de la Caspienne, Tigre de Touran

deDeutsch: Kaspischer Tiger, Turantiger, Hyrkanischer Tiger

spEspañol: Tigre persa, Tigre del Caspio

Descrizione

È una sottospecie estinta di tigre, sopravvissuta fino agli inizi degli anni '70 del Novecento, che viveva nelle foreste sparse e lungo i corridoi fluviali delle regioni a ovest e a sud del Mar Caspio, da Turchia e Iran a ovest fino al deserto del Takla Makan, nello Xinjiang (Cina), attraverso tutta l'Asia centrale. In cattività non è presente nessun esemplare. Con la tigre siberiana e quella del Bengala, la tigre del Caspio è stato il più grande felino vissuto in epoca storica, nonché uno dei più grandi Felidi mai esistiti. Il corpo della tigre del Caspio era generalmente meno massiccio di quello della tigre siberiana e le sue dimensioni medie erano leggermente inferiori. Nel Turkestan, i maschi superavano i 200 cm di lunghezza, potendo raggiungere, in almeno un caso, una lunghezza stimata di 270 cm. Le femmine erano più piccole e generalmente la loro lunghezza si aggirava sui 160–180 cm. Il peso massimo registrato è stato di 240 kg. Nei maschi il cranio misurava 297,0-365,8 mm, nelle femmine 195,7-255,5. Malgrado le tigri del Turkestan non raggiungessero mai le dimensioni di quelle siberiane, furono tuttavia scoperti esemplari molto grandi. Una tigre uccisa nei pressi del fiume Sumbar, nel Kopet-Dag, nel gennaio del 1954, aveva un cranio lungo 385 mm, di dimensioni considerevolmente superiori a quelle massime mai registrate per questa sottospecie e leggermente superiori a quelle della maggior parte delle tigri siberiane. Il colore di fondo principale del mantello era variabile, ma generalmente era più vivace e uniforme di quello delle tigri siberiane. Le strisce erano più sottili, più nitide e più distanziate tra loro di quelle della tigre siberiana. Il loro colore era costituito da un misto di toni marroni o cannella. Strisce completamente nere si trovavano solamente su testa, collo, nel mezzo del dorso e all'estremità della coda. Le strisce angolate alla base della coda erano meno sviluppate di quelle delle popolazioni siberiane. Il contrasto tra il mantello estivo e quello invernale era molto marcato, sebbene non così tanto come nella tigre siberiana. Il manto invernale era più chiaro, con disegni meno marcati. Quello estivo, invece, era molto simile, sia per densità che per lunghezza del pelo, a quello della tigre del Bengala, malgrado le strisce fossero di solito più sottili, più lunghe e più vicine tra loro. Non vi sono dati disponibili riguardo al comportamento territoriale delle tigri del Caspio. In cerca di prede, i felini erano costretti a spostarsi continuamente, seguendo gli ungulati da un pascolo all'altro. Cinghiali e Cervidi erano le loro prede principali. In molte regioni dell'Asia centrale, oltre ai cinghiali, le tigri cacciavano anche cervi della Battriana e caprioli. Occasionalmente, catturavano anche cervi nobili del Caucaso, gazzelle gozzute in Iran, sciacalli, gatti della giungla, locuste e altri piccoli mammiferi lungo il corso inferiore dell'Amu-Darya, saighe, cavalli selvatici, asini selvatici della Mongolia e pecore di montagna lungo lo Zhana-Darya e attorno al Mare d'Aral, e wapiti della Manciuria e alci nella regione del Baikal. Seguivano le mandrie di specie migratrici, come la renna, e catturavano pesci nelle aree inondate e nei canali d'irrigazione. In inverno, attaccavano frequentemente cani e animali domestici che si allontanavano dal gregge. Preferivano bere l'acqua dei fiumi e quella dei laghi, nelle stagioni in cui quest'ultima era meno salmastra. La sola tigre del Caspio di cui venne accertata la presenza in Iraq venne abbattuta nei pressi di Mossul nel 1887. Nella regione del Caucaso, l'ultima tigre di cui siamo a conoscenza venne uccisa nel 1922 vicino a Tbilisi, in Georgia, dopo aver attaccato del bestiame domestico. Il felino scomparve dal bacino del Tarim, nello Xinjiang, nel corso degli anni '20. In Kazakistan, l'ultima tigre venne avvistata nel 1948 nei pressi dell'Ili, sua ultima roccaforte nella regione del Lago Balkhash. In Turkmenistan, l'ultima tigre venne abbattuta nel gennaio del 1954 nella valle del Sumbar, nella Catena dei Kopet-Dag. Nella provincia iraniana del Golestan, una delle ultime tigri venne abbattuta nel 1953; nella stessa regione, un altro esemplare venne avvistato nel 1958. Sui monti Tian Shan, a ovest di Ürümqi, in Cina, le ultime tigri del Caspio scomparvero dal bacino del Manasi negli anni '60. L'ultima testimonianza della presenza dell'animale lungo il corso inferiore dell'Amu-Darya, vicino al Mare d'Aral, è stata un avvistamento non confermato avvenuto nei pressi di Nukus nel 1968. Dagli inizi degli anni '70, le tigri scomparvero dal corso inferiore del fiume e dalla valle del Pyandzh, al confine tra Turkmenistan, Uzbekistan e Afghanistan. Esistono voci riguardanti l'uccisione documentata di una tigre avvenuta a Uludere, nella provincia turca di Sirnak, nel 1970. Un'accurata indagine, effettuata intervistando gli abitanti della regione, rivelò che in Turchia orientale, fino a metà degli anni '80, ogni anno venivano abbattute da una a otto tigri e che molto probabilmente la specie sopravvisse nella regione fino agli inizi degli anni '90. La mancanza di interesse nei confronti dell'argomento, nonché problemi di sicurezza, hanno però impedito ulteriori sopralluoghi nella regione.

Diffusione

In passato la tigre del Caspio era diffusa anche nel Turkestan cinese e russo, in Afghanistan, Iran e Turchia


00018 Data: 14/12/1994
Emissione: Felini selvatici
Stato: Azerbaigian
00019 Data: 14/12/1994
Emissione: Felini selvatici
Stato: Azerbaigian